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Livre - Le carte rosa

C 4455

Description

Livre

La Nuova Italia

Detti Ermanno 1939 - ...

Presentation materielle : 165 p.

Dimensions : 31 cm

I fotoromanzi, le dispense popolari e i fumetti d'amore, i cineromanzi, le cartoline e la carta da lettere dei fidanzati… Sono queste le carte rosa, alcune scomparse, altre ancora diffusissime e vendute a milioni e milioni di copie in tutto il mondo. In Italia vengono immessi sul mercato ogni mese oltre 80 titoli tra romanzi e fotoromanzi. Collocate nel contesto della narrativa popolare, le carte rosa ve no qui analizzate attraverso l'evoluzione storica dell’imagine, del linguaggio, dei contenuti, dei media. Centra è naturalmente l'attenzione al fotoromanzo, nato in Italia poco più di quarant'anni fa e oggi diffuso in gran parte del mondo. L'autore ha riportato alla luce una documentazione in buona parte ormai irreperibile ma fondamentale sia per conoscere le trasformazioni di un genere letterario, sia per comprendere significativi mutamenti del costume, degli ideali e dei modelli su cui si basa la nascita di un sentimento delicato e naturale come l'amore. L'amore, passionale o romantico, non mostra nel tempo mutamenti sostanziali; cambia invece, e molto, il modo di rappresentarlo, di raccontarlo, di sognarlo, di viverlo. La storia delle carte rosa non è tanto la storia di come eravamo o di come siamo, quanto di come sognavamo e di come sogniamo. I sogni, ha scritto Giovanni Pascoli, sono «l'infinita ombra del vero», e come tali si modificano in rapporto ai mutamenti della realtà sociale. Può stupire che nei paesi fortemente industrializzati i lettori preferiscano storie d'amore ambientate nel passato o in contesti primitivi ed esotici, mentre nelle regioni più arretrate la preferenza vada alle storie ambientate nelle grandi città, in un presente tecnicizzato ed efficiente. E logico che sia così: se la funzione di queste letture è l'evasione nel sogno, non può essere il quotidiano a risultare interessante ed emotivamente coinvolgente, ma la realtà desiderata, immaginata, lontanai nel tempo e nello spazio. Nessuna esaltazione delle carte rosa – ma anche nessun pregiudizio nello studiarle e nel valutarle. Se nelle storie si sono Impegnati anche scrittori di talento; se nelle illustrazioni , troviamo le firme di disegnatori come Walter Molino, Giulio Bertoletti o Rino Albertarelli; se registi come Damiano Damiani o attori come Giorgio Albertazzi, Renzo Arbore Walter Chiari, Cina Lollobrigida, Sofia Loren, Liana afei, Mario Riva e Delia Scala si sono impegnati nei fotoromanzi; se ancora òggi milioni di persone appartenenti a ceti sociali diversi sentono il bisogno di leggere storie d'amore, è evidente che il rosa non può essere stato, in tutta la sua storia, un sottoprodotto culturale Oirie viene comunemente considerato. Í Il rosei, destinato espressamente a un pubblico femminile, prziò essere ritenuto uno strumento narcotizzante, una specie di I valvola per evadere dalla realtà frustrante in cui la donna è da millenni costretta. Si può perfino ipotizzare che si tratti di uno strumento grato ad hoc dalla borghesia (nasce infatti nel Settecento) :per evitare che la donna dedichi il suo tempo libero a letture più impegnate. Ma, secondo l'autore, a questa critica ideologica sfugge che il successo del rosa sta proprio nella forte presenza del sentimento, nella possibilità di avere un angolo segreto in cui vivere, sia pure virtualmente, sensazione di calore ed emozioni profonde. È noto che oggi molta letteratura rosa è costruita su schemi narrativi programmati e ripetitivi. Tuttavia e lla nostra società tecnicizzata e fredda, essa offre la parvenza – si potrebbe dire l'utopia — di un mondo in cui a condizionare le scelte dell'esistenza possano essere ancora i sentimen t più delicati e più intimi. Ermanno Detti si occupa da anni delle letture più diffuse fra i giovani, dal fumetto al fotoromanzo, al romanzo rosa, al giallo. Ricercatore nel campo della letteratura popolare, ha raccolto e sistematizzato in un archivio personale romanzi a puntate, giornali illustrati, fogli volanti e lire carte` povere. La sua attenzione di studioso si concentra non solo s esti, ma anche e soprattutto sull'illustrazione che è dominante in tutta questa produzione. Collabora a numerosi giornali e riviste, fra cui ricordiam o L’Espresso, L'Unità, Il lavoro, Albero a Elica;,La Scuola Se, Italiano e oli.Co. È redattore della rivista La Riforma della Scuola. Fra i suoi precedenti studi: Il fumetto fra cultura e scuola, La Nuova Italia, 1984; //piacere di leggere, La Nuova Italia, 1987; Le carte povere, La Nuova Italia, 1989.

Introduzione : L'amore, sogno o realtà?, p. 6 L'immagine degli innamorati Il linguaggio del cuore, p. 9 Il linguaggio del cuore, p. 27 Capitolo 1 : Dagli anni Trenta con amore, p. 36 Pamela o la virtù ricompensata, p. 39 Milioni di dispense per lettori di poco alfabeto, p. 45 Divi e dive nei cineromanzi, p. 64 L'intrepido : quando l'amore è un'avventura, p. 77 Capitolo 2 : L'età d'oro del fotoromanzo, p. 84 Al Grand Hotel, p. 87 Il neorealismo fra catene e tormenti, p. 104 La posta rosa: i saggi consigli di Sofia Loren e Gina Lollobrigida, p. 114 Tra censure e silenzi, p. 120 Capitolo 3: D'amore si vive anche nel Sessantotto, p. 140 I lanci della Lancio, p. 143 8.626.000 copie, p. 153 La follia dei sogni, p. 159 Arriva Harlequin, p. 163